Il forum ha riunito oltre 150 partecipanti – tra cui professionisti, esperti internazionali, rappresentanti del governo, IGO e ONG – per esplorare percorsi innovativi per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso discussioni di gruppo sui seguenti temi:
Panel 1: “Beni culturali e cibo: le basi dell’identità culturale”
Panel 2: “Cultura per lo sviluppo socioeconomico delle aree urbane e rurali: nuove politiche culturali”
Panel 3: “Istruzione e sostenibilità: formazione professionale e nuovi lavori”
Panel 4: “Scienza e ricerca: biodiversità, sicurezza alimentare e innovazione per il pianeta”
Panel 5: “L’esempio delle Città Creative UNESCO della Gastronomia”
Il Prof. Fabbri ha confermato l’importanza della difesa dei saperi e delle tradizioni delle comunità indigene e delle aree in via di spopolamento, che è stata oggetto degli interventi precedenti. Ha aggiunto che tali iniziative non possono essere l’unico piano di intervento, per la lotta contro lo spreco, contro la perdita di biodiversità e l’estendersi della fame nel mondo.
Il docente ha sottolineato la necessità, oggi più che mai, di aggredire alla radice le ragioni di queste minacce, con l’innovazione a livello di produzione, di trasformazione, di conservazione, di trasporto. Tutto ciò, ha continuato, è possibile solo grazie alla ricerca e alla formazione delle nuove generazioni di operatori nei paesi a economia emergente, e nelle situazioni in genere più critiche. Altrimenti ci si limiterebbe ad un’azione di retroguardia, quando invece è vitale attaccare per innovare.
A tutti i presenti ha quindi ricordato l’eccellenza dell’Università di Parma a tutti i livelli del settore Food, e non solo nella Gastronomia, per la quale non va dimenticato che Parma è Città Creativa UNESCO. A Parma si difende la cultura e la tradizione, ma si studiano anche tutte le strade scientifiche e tecnologiche per affrontare i problemi.
Il Prof. Fabbri ha poi concluso il suo intervento con una riflessione e un invito “La nostra formazione è basata su un substrato granitico di scienza e tecnologia”. “Mandateci i vostri giovani, e dopo qualche anno torneranno con strumenti e con idee”.
L’eccellenza dell’Università di Parma nella ricerca e sviluppo nel settore Food è stata confermata all’interno dello stesso Panel dall’Assessore Regionale Prof. Patrizio Bianchi, e nel successivo dall’Assessore Regionale Dr.ssa Simona Caselli.
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